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Spesso, quando gli atleti si approcciano le prime volte a me mi dicono quasi con timore : “A me prima della partita viene l’ansia“. E la considerano come un nemico impossibile da sconfiggere: invece non è così, anzi…

L’ansia è positiva quando impariamo a dominarla e mantenere una posizione attiva su di essa, a non farci sorprendere ma a renderla nostra alleata.

Lei ci informa dei “pericoli” a cui l’atleta può andare incontro (tipo uno stato d’animo non adeguato, una preparazione o un riscaldamento che potrebbe essere fatto meglio) e ci prepara a trovare una soluzione: è un campanello di allarme che ci stimola ad un’azione!

E tutto questo vi sembra brutto?
Lo è se non si è preparati a gestirla.

La regola è solo una: accettiamo le sensazioni che ci manda il nostro corpo e trasformiamole in punti di forza!

Sembra facile perché lo è: già una respirazione adeguata ci mette in condizione di allontanare la sensazione che non ci piace dal nostro corpo (il mio amico Mike Maric ne sa qualcosa 😉)… Insieme ad una giusta postura e un buon dialogo interno, il gioco è fatto.

È possibile?
Sì!

Ci vuole costanza e giusto allenamento?
Sicuro!

Non dovete crederci, dovere provare!

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