Il 𝗗𝗮𝗹𝗮𝗶 𝗟𝗮𝗺𝗮 diceva che la tolleranza è forza e la pazienza è autodisciplina.
Per me sono due virtù importanti, perché ci permettono di reagire alle circostanze in modo ponderato, piuttosto che con odio e rabbia, perdendo così il controllo attivo sulle situazioni, offuscati dalle emozioni.
Molte persone con le quali lavoro scambiano a volte il significato di queste due parole, rendendole sinonimi. Invece, alla loro base c’è una differenza sostanziale.
𝗟𝗮 𝘁𝗼𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 riguarda più l’accettazione degli altri, delle differenze che possiamo riscontrare rispetto ad altri esseri umani, che siano esse di opinioni, di religioni o di comportamenti. Possiamo usarla anche per superare situazioni che ci troviamo ad affrontare (magari non avendole scelte) e che non ci piacciono, attingendo a questa capacità di convivere con ciò che non è nella nostra zona di comfort.
𝗟𝗮 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, invece, è la capacità di saper aspettare e di affrontare le situazioni con calma, ma soprattutto senza frustrazione. Ci permette di saper aspettare il momento giusto per parlare o per agire dopo aver riflettuto, anziché in modo avventato.
𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿. Se usate insieme, diventano un binomio perfetto per “guidare” in maniera più efficace un team di persone e mantenere intatta la propria ecologia.
Vediamo insieme alcuni esempi:
🎈Sicuramente, usarle migliora la capacità decisionale, evitando scelte impulsive che molto spesso ci portano all’errore.
🎈Favoriscono la risoluzione di conflitti. Un leader paziente è in grado di ascoltare tutte le parti coinvolte in un discorso, mantenendo la calma e agevolando una conversazione costruttiva.
🎈Promuovono un ambiente inclusivo. Un leader tollerante accetterà e valorizzerà le idee e culture differenti, favorendo un reciproco rispetto e un ambiente in cui tutti si sentono accettati e apprezzati.
🎈Migliorano la resilienza. Essere pazienti consente di affrontare le sfide difficili o le sconfitte con una mentalità a lungo termine, dando per primi il buon esempio su come affrontare periodi “no”.
🎈La pazienza costruisce fiducia e rispetto nel team. In un ambiente di lavoro più armonioso, dove anche gli errori possono esistere, le persone costruiscono la fiducia in sé stesse, imparando così a diventare indipendenti. Questo porta anche un vantaggio per il leader, che si sente più sicuro nel delegare (altro bellissimo argomento su cui parlare ore 😁).
🎈Incoraggiano l’innovazione. La mancanza di pressione promuove la creatività e la curiosità nel cercare nuove soluzioni.
♥ Ovviamente ci sarebbero altri mille vantaggi, ma non voglio diventare noiosa elencandoli tutti. Perciò ho creato questo mio vademecum.
Mi sono lasciata per ultima il vantaggio che mi piace di più: 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝘁𝗼𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗧𝗥𝗘𝗦𝗦. La pazienza e la tolleranza permettono infatti di diminuire la produzione del cortisolo. Il cortisolo, per chi non lo sapesse, è chiamato anche l’ormone dello stress, in quanto viene prodotto nei momenti in cui l’organismo è sottoposto a maggiore tensione e ha bisogno di molta energia.
Perciò…, più pazienza e tolleranza per tutti! 🫶