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Pillole di Coaching

Da agonismo a professionismo

By 23 Dicembre 2021Luglio 25th, 2022No Comments

Cosa spinge un atleta a passare dall’agonismo al professionismo?

Mai come in questo momento della mia vita ho la risposta chiara, perché mi sto trovando proprio in questa fase con alcuni dei miei giovani atleti.

Indipendentemente dal talento, che non può mancare, se vuoi affrontare lo sport professionistico la dote che non può mancare è la cazzimma!

Questa parola mi è entrata nel cuore molto anni fa, perché dentro c’è tutto: la passione (in primis), la grinta, la voglia di esserci sempre e comunque, la voglia di dare il massimo anche quando è una giornata ‘NO’…

  • La cazzimma è il “No scuse”, il “Da qui non passi”, il “Questa palla è mia e dovrai uccidermi per prenderla”.
  • La cazzimma è il rispetto per se stessi, perché solo un atleta che ha dato il massimo in quel campo (indipendentemente dal risultato) può guardarsi allo specchio e dire che è soddisfatto.
  • La cazzimma è il rispetto per l’avversario, che si trova davanti uno che come lui vuole il massimo da se stesso e per vincere deve darlo.
  • La cazzimma è il rispetto per lo sport e per lo staff, che lavora con te tutti i giorni e si fa in quattro per farti ottenere la migliore performance.
  • La cazzimma è il cuore. E senza cuore non c’è atleta.

La cazzimma si può imparare, se non ce l’hai?

È molto dura ma, come dico sempre, non ci sono limiti.

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