Rubrica #barrieraabbattuta
Un’altra frontiera abbattuta!
Prima di lei, nessun’altra donna nel mondo dell’NBA aveva preso le redini di una squadra. Becky Hammon il 30 dicembre ha sostituito Popovich (allenatore degli Spurs), mandato fuori dal campo per proteste. Lui le ha puntato il dito contro dicendole: “Ora ci pensi tu“.
Io, che guardavo la partita, mi sono emozionata, non mi vergogno ad ammetterlo. Lacrime di orgoglio per un’altra barriera abbattuta, per quegli occhi di lei, così emozionati e un po’ spauriti in quel momento, ma che in un attimo sono diventati occhi da Allenatore, da Leader!
Alle telecamere lei ha commento: “Non ho avuto tempo per riflettere” e, come sappiamo, questo è un bene. È entrata e ha fatto quello che sa fare meglio: stare su un campo da basket. Protagonista nel passato come giocatrice e ora, sicuramente, lo sarà anche da allenatrice.
Mi piace riportarvi le parole di LeBron James per Becky, che sono un invito per tutti noi a non mollare a credere nei propri sogni, e a farlo bene, fino in fondo: “Ogni volta che lavori nel modo giusto, puoi essere ricompensato con un’opportunità“.
Il giorno in cui Hammon fu annunciata come nuovo assistant-coach di San Antonio, nel 2014, Popovich disse: “La gente è impazzita come se avessimo salvato il mondo dal nazismo. Sarebbe più importante invece dare credito a lei, e a molte più donne, per quello che sono e quello che sanno fare.” Non posso che essere d’accordo!