Per rispondere ad una delle vostre domande mi piacerebbe inoltrarmi in un argomento “pericoloso”, che secondo me ancora non ha trovato le sue risposte.
Si legge tutto e il contrario di tutto, ma è proprio vero che “Gli uomini vengono da Marte e le donne vengono da Venere”? 😁
Ragioniamo in modo così diametralmente opposto?
Secondo un recente studio degli psicologi dell’Università di Warwick, sembrerebbe che i due sessi affrontino le situazioni in maniera globalmente diversa:
♂️ gli uomini tendono a organizzare il mondo in categorie distinte e giudicano in maniera più generale e frettolosa,
♀️ le donne affrontano le cose con maggiore flessibilità e in modo più accurato.
Io sarò ancora una volta una voce fuori dal coro ma per me gli atleti sono atleti. Io sono abituata non distinguere ‘donne’ da ‘uomini’ ma solo: voglia di fare, talento, “cazzimma”, ecc…
Queste caratteristiche non hanno sesso, non hanno razza, ma solo l’obiettivo comune di diventare la migliore versione di se stessi.
La vittoria non ha sesso, così come il cervello di chi vuole raggiungerla, ma questo è solo il mio parere.
Quindi, in breve, io non tratto differentemente un atleta uomo da una donna, ma tratto TUTTI IN MANIERA DIVERSA perché non esiste una persona uguale all’altra ed il mio compito sta proprio nel potenziare l’unicità di ognuno, traendo il meglio da quelle diversità che ci devono far sentire speciali (e non diversi).